Painter, sculptor, poet. Weber was an adventurous modernist who assimilated the influences of Cubism, Futurism, Orphism and Postimpressionism. Weber later memorialized his Jewish heritage in such works as Students of the Torah (1940) and Adoration of the Moon (1944).
At age ten Weber immigrated with his parents to Brooklyn. He studied at Pratt Institute and with Arthur Wesley Dow and subsequently taught in public schools in Virginia and Minnesota.
In 1905 he left for Paris, where he met Matisse🎨, Pablo Picasso🎨, and other vanguard painters of the day and organized the art class taught by Matisse.
On his return to New York in 1909, Weber emerged as a prominent figure in avant-garde circles. Weber’s early paintings reflect his fascination with Futurist themes, Cubist space, and Fauve color, although around 1917 religious motifs assume increasing importance.
During the second decade of the century Weber supported himself primarily by lecturing, and his 1916 Essays on Art were based on his teachings at the White School of Photography.
Although Weber had a retrospective show at the Museum of Modern Art in 1930, it wasn’t until the 1940s that his work received widespread public attention. His early experimental approach had by this time given way to an expressionistic style, and his canvases were frequent prizewinners in national exhibitions.| © Smithsonian American Art Museum
Max Weber è stato un pittore e poeta Statunitense di origine ebraica. Come pittore si espresse principalmente in stile cubista, prima di dedicarsi a temi ebraici negli ultimi anni della sua vita.
Nato a Białystok, un centro che all'epoca si trovava nella parte della Polonia che era sotto il dominio russo, emigrò negli Stati Uniti coi suoi genitori all'età di 10 anni. Studiò arte al Pratt Institute di Brooklyn sotto la guida di Arthur Wesley Dow.
Nel 1905 poté finalmente trasferirsi a Parigi dove frequentò la Scuola di Parigi di Henri Matisse, impadronendosi delle poetiche del modernismo e del cubismo.
Tra gli artisti che lo ispirarono maggiormente figurano Henri Rousseau e Pablo Picasso.
Nel 1908 fece ritorno a Brooklyn dove contribuì all'introduzione del cubismo negli Stati Uniti.
Nel 1930 al Museum of Modern Art di New York si tenne una mostra retrospettiva sulla sua opera.
Weber si dedicò anche alla poesia.
La sua opera più significativa sono le Poesie cubiste (Cubist Poems), pubblicate a Londra nel 1914.
In esse Weber cercava di applicare le tecniche di scomposizione formale del cubismo alla sintassi e alla disposizione dei versi, un'operazione che in quegli anni vedeva impegnati altri poeti vicini al cubismo, come Guillaume Apollinaire e Blaise Cendrars.
La sua opera poetica ebbe una certa risonanza in Giappone, dove fu introdotta dal critico Matsuura Hajime, professore presso l'Università Imperiale di Tokyo, nel suo saggio Bungaku no honshitsu (L'essenza della letteratura) del 1915.
Le poesie cubiste di Weber esercitarono un'influenza diretta sulle Poesie post-cubiste del poeta e pittore giapponese Kanbara Tai, pubblicate nel 1917.