Mihály Von Munkácsy (1844-1900), Hungarian painter, whose real name was Michael (Miska) Leo Lieb, was the third son of Michael Lieb, a collector of salt-tax in Munkács, Hungary, and of Cäcilia Röck.
He was born in that town on the 20th of February 1844. In 1848 his father was arrested at Miskolcz for complicity in the Hungarian revolution, and died shortly after his release; a little earlier he had also lost his mother, and became dependent upon the charity of relations, of whom an uncle, Röck, became mainly responsible for his maintenance and education.
He was apprenticed to a carpenter, Langi, in 1855, but shortly afterwards made the acquaintance of the painters Fischer and Szamossy, whom he accompanied to Arad in 1858.
From them he received his first real instruction in art. He worked mainly at Budapest during 1863-1865, and at this time first adopted, from patriotic motives, the name by which he is always known.
In 1865 he visited Vienna, returning to Budapest in the following year, and went thence to Munich, where he contributed a few drawings to the Fliegende Blätter.
Ferenc Liszt
About the end of 1867 he was working at Düsseldorf, where he was much influenced by Ludwig Knaus and painted (1868-1869) his first picture of importance, "The Last Day of a Condemned Prisoner", which was exhibited in the Paris Salon in 1870, and obtained for him a médaille unique and a very considerable reputation.
He had already paid a short visit to Paris in 1867, but on the 25th of January 1872 he took up his permanent abode in that city, and remained there during the rest of his working life. Munkacsy's other chief pictures are "Milton dictating Paradise Lost to his Daughters" (Paris Exhibition, 1878), "Christ before Pilate" (1881), "Golgotha" (1883), "The Death of Mozart" (1884), "Arpad, chief of the Magyars, taking possession of Hungary", painted for the new House of Parliament in Budapest, and exhibited at the Salon in 1893, and "Ecce Homo".
He had hardly completed the latter work when a malady of the brain overtook him, and he died on the 30th of April 1900, at Endenich, near Bonn. Just before his last illness he had been offered the directorship of the Hungarian State Gallery at Budapest.
Munkacsy's masterly characterization, force and power of dramatic composition secured him a great vogue for his works, but it is doubtful if his reputation will be maintained at the level it reached during his lifetime.
"Christ before Pilate" and "Golgotha" were sold for £32,000 and £35,000 respectively to an American buyer.
Munkacsy received the following Awards for his work exhibited at Paris:
Medal, 1870; Medal, 2nd class;
Legion of Honour, 1877;
Medal of Honour, 1878;
Officer of the Legion, 1878;
Grand Prix, Exhibition of 1889;
Commander of the Legion, 1889. | Encyclopædia Britannica (11th ed.). Cambridge University Press.
Mihály Munkácsy (1844-1900) è stato un pittore Ungherese. Mihály Lieb, suo vero nome, fu un pittore accademico, attivo a Parigi e a Budapest negli anni fra il 1870-1890. Studiò nel 1863 a Budapest e nel 1864 a Vienna.
Espose al Salon di Parigi nel 1870 ottenendo un successo inaspettato. In una trentina d'anni riuscì a produrre circa seicento quadri nei generi più disparati: ritratti, nature morte, paesaggi, scene di genere, interni borghesi, composizioni storiche e religiose.
Alcuni di essi sono di dimensioni assai grandi -100 m² per l'Apoteosi del Rinascimento, oggi al Museo di Belle arti di Vienna, più di 60 m² e un centinaio di personaggi per La conquista del Paese, oggi nella sede del Parlamento Ungherese.
Purtroppo la maggior parte delle sue opere si è deteriorata per l'impiego di un fondo di colore al bitume, la cui ossidazione ha cominciato ad annerirle gravemente subito dopo la loro realizzazione.
Munkácsy si oppose fermamente alle idee impressioniste e le contrastò; pertanto egli influì assai poco o per nulla sulle generazioni seguenti, con l'eccezione della Scuola ungherese dei pittori dell'Alföld, attiva fra le due guerre mondiali (Gyula Rudnay, János Tornyai, Béla Endre, etc.).
Nacque a Munkács, figlio di un funzionario statale di origine bavarese, ma, ancora bambino, rimase orfano di ambedue i genitori e dal 1851 venne allevato dagli zii. Il suo tutore era un avvocato, István Reök, già militante nella Rivoluzione ungherese del 1848.
Tra il 1854-1858 Munkácsy imparò il mestiere del falegname, sebbene i suoi interessi e i suoi sogni fossero sempre rivolti al disegno e alla pittura e, quando conobbe il pittore Elek Szamossy, ne divenne l'allievo e restò tale sino al 1862, imparando i primi elementi dell'arte.
Nel 1865 partì per iscriversi all'Accademia di Vienna e l'anno seguente adottò il nome di Munkácsy, riferendosi alla sua città natale.
Fra il 1866-1869 si recò a Monaco, dove vivevano molti pittori ungheresi e nel 1867 riuscì ad aggiudicarsi una borsa di studio per Parigi, dove scoprì i lavori di Gustave Courbet che lo impressionarono particolarmente. Esaurita la borsa di studio si trasferì a Düsseldorf presso il pittore Ludwig Knaus.
Nel 1870 il suo quadro "Ultimo giorno di un condannato" ottenne una medaglia d'oro al Salon di Parigi e l'anno seguente le sue "Filacciatrici" ebbero ugualmente una lusinghiera accoglienza. Munkácsy decise allora di stabilirsi nella capitale francese. Quivi incontrò un amatore d'arte, il Barone de Marches, ed accettò di andare a vivere presso di lui a Colpach, in Lussemburgo.
Questa situazione però gli provocò un forte esaurimento nervoso, sicché due anni dopo, alla morte del barone, Munkácsy ne sposò la vedova e ritornò a Parigi. In questo periodo ebbe come allievo il connazionale József Rippl-Rónai.
All'Esposizione universale del 1873, che si tenne a Vienne, il successo gli arrise in modo clamoroso e dal 1876 la sua fama e il favore con cui erano accolti i suoi lavori non smentirono quel successo. Furono anni dorati. Munkácsy condusse una vita elegante e costosa, dipinse grandi episodi biblici, ritratti e scene d'interni parigini. Attorno a lui l'onda dell'impressionismo saliva, ma Munkácsy non l'accettò mai. Dal 1886 pertanto, cominciò a "passare di moda".
In quell'anno, però, il Governo austriaco lo incaricò di realizzare un pannello del soffitto del Museo di Belle arti di Vienna: "L'apoteosi del Rinascimento", al quale lavorò fino al 1870, e nel 1869 il Governo ungherese gli commissionò la grande tela "La Conquista del Paese", per il Parlamento di Budapest, che era allora in costruzione.
Lavorò sino al 1893, malgrado il suo stato di salute che, già compromesso dal 1890, continuava a peggiorare: ai suoi problemi di schiena si sommarono problemi mentali. Ma tutto ciò non gli impedì di assistere nel 1895 ai festeggiamenti per il millenario dell'Ungheria.
A partire dal 1897 fu ricoverato in una casa di cura e poi internato in un ospedale psichiatrico a Endenich, presso Baden-Baden. Ed è in quell'ospedale che il primo maggio del 1900 Mihály Munkácsy si spense a 56 anni.
Ebbe l'onore dei funerali di stato a Budapest, e, nella città di Békéscsaba, nel sud-est dell'Ungheria, gli fu dedicato un museo.