Renato Guttuso (1912-1987) Italian painter and polemicist, the leader of the Social Realist group in Italy.
Born in Bagheria, near Palermo (Sicily).
Abandoned law studies in 1931, to devote himself to painting. In Rome 1933-4 associated with Cagli, Mafai, Fazzini and others who were reacting against Novecento neoclassicism, then lived 1935-6 in Milan in contact with Birolli, Fontana and Persico. Settled in Rome 1937.
Painted the 'Flight from Etna', his first large realist composition of contemporary Italian life, 1937-8.
First one-man exhibition at the Galleria Cometa, Rome, 1938. Took an active part in the struggle against the Fascists and Nazis and made a series of bitterly anti-Nazi drawings 'Gott mit Uns'.
In 1946 with Birolli, Vedova, Morlotti, Turcato and others formed the group Fronte Nuovo delle Arti.
Made frequent visits to Paris to study modern French art and for a time was influenced by Picasso.
Many of his works have been inspired by the poverty and struggles of the Sicilian peasantry.
His later works also include large paintings of the student riots in Paris in May 1968, the funeral of the Italian Communist leader Togliatti etc., and a series of autobiographical canvases painted in 1965-6. Lives in Rome. | Published in: Ronald Alley, Catalogue of the Tate Gallery's Collection of Modern Art other than Works by British Artists, Tate Gallery and Sotheby Parke-Bernet, London 1981, pp.348-9
Crocifissione, 1940-1941
Flight from Etna, 1939
Renato Guttuso - Ritratto di Pablo Neruda, 1954
Renato Guttuso - Ritratto di Pietro Consagra, 1945
Caffè greco, 1976
Il massacro
Caffè greco, 1976
Guttuso Renato - Pittore italiano (Bagheria, Palermo, 1911 - Roma 1987).
Tra i più significativi rappresentanti dell'arte italiana contemporanea, si distingue per una visione dolorosamente ma umanamente poetica e per la ricchezza delle forme stilistiche. Prendendo le mosse da un violento espressionismo, con accenti di forte denuncia sociale (Crocifissione, 1941), nel dopoguerra fu tra gli animatori del movimento realista.
Dal 1960 guardò con interesse all'avanguardia europea.
Tra i più significativi rappresentanti dell'arte italiana contemporanea, si distingue per una visione dolorosamente ma umanamente poetica e per la ricchezza delle forme stilistiche. Prendendo le mosse da un violento espressionismo, con accenti di forte denuncia sociale (Crocifissione, 1941), nel dopoguerra fu tra gli animatori del movimento realista.
Dal 1960 guardò con interesse all'avanguardia europea.
Tra le opere: I funerali di Togliatti, 1972; La Vucciria, 1974; Caffè greco, 1976.
Vita ed opere
Formatosi studiando a fondo le grandi correnti figurative moderne europee, a Milano aderì alla fondazione del movimento di "Corrente" e partecipò alla lotta antifascista. Muovendo da un violento espressionismo, con forti accenti di denuncia sociale (Fucilazioni, la già citata Crocifissione, Fuga dall'Etna, ecc.), si orientò poi verso le scomposizioni formali di Picasso e del cubismo (serie delle Cucitrici) assumendo, in seguito, un intenso accento realistico non disgiunto da una costante e rigorosa ricerca disegnativa e coloristica che lo sospingeva a superare la denuncia di tono espressionistico in una visione più ampia e corale (paesaggi di Scilla; Pescatori; Minatori; Battaglia al ponte dell'Ammiraglio; La spiaggia).
Dal 1960, superato nel racconto l'intento sociale e celebrativo, G. guardò con interesse alle soluzioni dell'avanguardia europea, proponendo una serie di opere in cui il linguaggio iconografico, dagli accesi cromatismi, si arricchisce di riferimenti allegorici, desunti dalla rielaborazione dei capolavori dei grandi maestri (Dedicato al maestro di Avignone - da Grünewald a Picasso, 1973; La Primavera di Botticelli, 1985, Varese, coll. priv.). Vincitore del premio Bergamo (1942) e del premio Marzotto (1960), nel 1972 è stato insignito del premio Lenin per la Pace.
Redattore di Paragone, scrisse numerosi saggi e articoli e nel 1972 pubblicò Mestiere di pittore: scritti sull'arte e la società. Autore di serie di disegni che si impongono per l'incisiva forza del segno, nel 1985 ha anche realizzato una serie di pannelli decorativi (142 metri) per il soffitto del teatro di Messina. | © Treccani
Dal 1960, superato nel racconto l'intento sociale e celebrativo, G. guardò con interesse alle soluzioni dell'avanguardia europea, proponendo una serie di opere in cui il linguaggio iconografico, dagli accesi cromatismi, si arricchisce di riferimenti allegorici, desunti dalla rielaborazione dei capolavori dei grandi maestri (Dedicato al maestro di Avignone - da Grünewald a Picasso, 1973; La Primavera di Botticelli, 1985, Varese, coll. priv.). Vincitore del premio Bergamo (1942) e del premio Marzotto (1960), nel 1972 è stato insignito del premio Lenin per la Pace.
Redattore di Paragone, scrisse numerosi saggi e articoli e nel 1972 pubblicò Mestiere di pittore: scritti sull'arte e la società. Autore di serie di disegni che si impongono per l'incisiva forza del segno, nel 1985 ha anche realizzato una serie di pannelli decorativi (142 metri) per il soffitto del teatro di Messina. | © Treccani
Renato Guttuso, Ritratto di Moravia, 1982