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Jean-François Portaels | Orientalist painter


Jean-François Portaels or Jan Portaels was a Belgian painter of genre scenes, biblical stories, landscapes, portraits and orientalist subjects.
He was also a teacher and director of the Academy of Fine Arts of Ghent and the Académie Royale des Beaux-Arts in Brussels.
He is regarded as the founder of the Belgian Orientalist school.
He was praised in his time as the premier painter of 'everyday elegance and feminine grace'.


Through his art, teaching and his leadership of the Académie Royale in Brussels he exerted an important influence on the next generation of Belgian artists, including his pupil Théo van Rysselberghe.
Portaels was a prolific artist who practised many genres: history painting, portraiture, Orientalist art, genre art and landscape painting.
While his main focus was on Orientalist art and portraiture, he was in demand as a painter of biblical scenes and his works can still be found in many churches in Belgium such as in the Saint Jacques-sur-Coudenberg in Brussels and the Onze-Lieve-Vrouw van Goede Hoop Church in Vilvoorde.

For the latter he painted a tryptich on the story of the Visitation, i.e. the visit of Mary to Elizabeth.
Stylistically he remained immune to the main artistic currents in European and Belgian art of his time: the Classicism of his master Navez and the Romanticism of his second master Delaroche.
Instead, he created his own style which was characterised by its charm and elegant grace, which are at the basis of their success. | © Wikipedia














Jean-François Portaels (Vilvorde, 30 aprile 1818 - Schaerbeek, 8 febbraio 1895) è stato un pittore Belga.
Nato in una famiglia borghese, Jean-François Portaels studiò all'"Accademia reale di belle arti" di Bruxelles con François-Joseph Navez (che in seguito divenne suo suocero). Per perfezionarsi nella pittura si recò a Parigi e seguì i corsi di Paul Delaroche.

Nel 1842 vinse il Gran Prix de Rome.
Portaels dipinse prevalentemente ad olio, fu un eccellente ritrattista, ma anche autore di opere religiose, storiche e, in particolare, orientaliste.
Per questa ragione è comunemente considerato come il fondatore della scuola orientalista belga.
Trascorse qualche anno in Italia in compagnia del pittore Alexandre Robert, recandosi poi nel Nord Africa fra il 1843-1847.
Nel 1847, Portaels succedette a Hendrik Van der Haert come direttore dell'Accademia di Gand e nel 1851 fu decorato con l'"Ordine di Leopoldo".


Suo allievo fu il pittore belga Eugène Laermans. Questo atelier divenne così noto da rivaleggiare con l'Accademia reale di belle arti di Bruxelles, al punto che il suo direttore, Louis-Eugène Simonis, affidò a Portaels i corsi di composizione nel 1863.
Portaels mantenne tale incarico per due anni, prima di tornare al suo atelier libero.
Portaels viaggiò molto. Si recò in Grecia, in Libano, in Egitto, in Giudea, in Spagna, in Ungheria e persino in Norvegia.
Nel 1870 andò in Marocco a dipingere, e vi rimase quattro anni. Nacquero in quell'occasione le sue opere orientaliste e la stessa passione per i temi orientali che influenzarono molti artisti francesi per diversi anni.
Quattro anni dopo il suo ritorno in Belgio, Portaels fu chiamato a dirigere l'Accademia reale di belle arti di Bruxelles, una nomina che era da sempre fra le sue massime aspirazioni.
Questa pretigiosa posizione gli permetterà di avere una grande influenza sulle nuove generazioni di pittori belgi, fra cui si notano Alfred Bastien, Théo van Rysselberghe, Émile Wauters ed Édouard Agneessens, e inoltre lo scultore Charles Van der Stappen e l'architetto Charles Licot.
Jean-François Portaels può essere considerato un artista di transizione fra il neoclassicismo di Navez e il romanticismo di Wappers. Si spense a Schaerbeek all'età di 77 anni.