Hendrik Goltzius, (born 1558, Mulebrecht, Neth. - died Jan. 1, 1617, Haarlem), printmaker and painter, the leading figure of the Mannerist school🎨 of Dutch🎨 engravers.
Through his engravings, he helped to introduce the style of such artists as Bartholomaeus Spranger🎨 and Annibale Carracci🎨 to the northern Netherlands.
Goltzius’s great-grandfather and grandfather were both painters, and his father was a stained-glass painter. He was taught the art by his father as a child and was then instructed in copperplate engraving by Dirck Volckertszoon Coornhert in Haarlem.
Goltzius’s marriage in 1579 to Margaretha Jansdr., a rich widow, enabled him to set up an independent business in Haarlem, where he spent the rest of his life except for a tour of Germany and Italy in 1590. Owing to his technical facility, he developed into one of the great masters of engraving in Holland.
His earliest works were reproductions of prints by Albrecht Dürer🎨, Lucas van Leyden, and others, some so skillful as to be mistaken for the originals. He also began designing his own compositions, among them a set illustrating the Story of Ruth and Boaz and another depicting the Story of Lucretia, the ravished Roman matron.
These early works feature intricate detail and interesting chiaroscuro effects of light and shade.
Between 1585-1590 he engraved mainly for Spranger🎨, reproducing his Wedding of Cupid and Psyche (1587) and other works.
Goltzius’s series of Roman Heroes (1586) is executed in a broader manner, as is the series of large prints on the life of Christ he did in the 1590s, in which he imitated the styles of various Italian🎨 and Dutch Renaissance artists🎨, such as Carracci🎨 and Raphael🎨.
Among his best-known prints are the engraving of the Farnese Hercules and the chiaroscuro woodcut of Hercules Killing Cacus. His miniature portraits are distinguished both by their finish and as studies of character.
In his technique as an engraver Goltzius is considered unsurpassed, even by Dürer🎨; his Mannerist🎨 eccentricities and extravagances are counterbalanced by the freedom and virtuosity of his execution. He began painting late in the 1590s in the Mannerist style🎨, but his work in that medium is unimpressive. | © Encyclopædia Britannica, Inc.
Henrick Goltzius (Venlo, gennaio o febbraio 1558 - Haarlem, 1º gennaio 1617) è stato un pittore ed incisore Olandese🎨.
È stato uno dei primi grandi incisori olandesi del primo periodo Barocco🎨, conosciuto come Manierismo settentrionale, noto per una tecnica sofisticata e per "l'esuberanza" delle sue composizioni.
Goltzius nacque nel 1558 a Muhlbracht, un antico villaggio del ducato di Jülich, localizzato attualmente a Brüggen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia (Germania).
In fasce, fu vittima di un terribile incidente in cui rischiò di morire carbonizzato; la sua mano destra subì comunque una grave ustione, come dimostra anche un disegno in cui l'artista la ritrasse con un'evidente malformazione.
All'età di tre anni, Goltzius si trasferì con la famiglia nella città tedesca di Duisburg. Qui studiò pittura per alcuni anni presso il padre, apprendendo invece le tecniche dell'incisione dal versatile artista Dirck Volckertszoon Coornhert, allora residente a Kleve. Insieme a quest'ultimo, nel 1577, effettuò un viaggio ad Haarlem, dove si stabilì definitivamente. Nella stessa città collaborò con l'incisore Philip Galle nella realizzazione di storie della vita di Lucrezia.
Nel 1579, all'età di 21 anni, sposò una vedova maggiore d'età, Margaretha Jansdr, divenendo patrigno di Jacob Matham, suo futuro collaboratore, noto anch'esso per le sue incisioni. Il suo brusco rapporto con la moglie, tuttavia, lo spinse maggiormente ad intraprendere un viaggio in Italia, compiuto nel 1590, grazie al quale poté ammirare i capolavori di Michelangelo nella Cappella Sistina.
Ritornato in patria nell'agosto del 1591, Goltzius intraprese un'intensa attività nella sua bottega, grazie all'aiuto di numerosi allievi, pubblicando incisioni e distinguendosi come esperto disegnatore anche oltre i confini della sua città. All'alba del nuovo secolo, l'artista si cimentò in una nuova tecnica, studiata, ma mai ben praticata: la pittura, dimostrando anche in questo campo una straordinaria maestria. I suoi soggetti sono intrisi di una forte sensualità, ottenuta grazie ad un sapiente uso delle luci e dei chiaroscuri.
Goltzius morì ad Haarlem, il primo giorno del 1617, al culmine della sua carriera.
Tra i suoi allievi si ricorda Jan Harmensz von Müller. | © Wikipedia